IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA: NUOVA NORMA UNI 10819

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In ambito illuminotecnico la normazione rappresenta un chiaro riferimento visto l’ampio parco documenti.

È recente la realizzazione da parte della commissione Luce e illuminazione della UNI 10819. Questo documento prescrive i metodi di calcolo e verifica per la valutazione del flusso luminoso disperso verso l’alto, dalle fonti di luce artificiale dei sistemi di illuminazione nelle aree esterne.

 

I metodi di calcolo sono complementari al progetto illuminotecnico e sono idonei a valutare l’eventuale conformità ai requisiti legislativi, se presenti. La norma tratta le problematiche inerenti la limitazione della dispersione della luce artificiale verso il cielo e/o al di fuori delle superfici da illuminare.

Gli aspetti riconducibili alla prestazione energetica degli impianti di illuminazione, non sono trattati in quanto già oggetto di altre specifiche norme tecniche UNl/CEN.

Essendo l’argomento oggetto di attività legislative, la norma intende costituire uno strumento tecnico di riferimento affinché tutti gli operatori di settore possano agire secondo procedure unificate.

 

Ai fini della UNI 10819, vengono considerati solo i sistemi di illuminazione per esterni, nelle seguenti aree di applicazione:

  • sistemi di illuminazione nei luoghi di lavoro all’aperto (rif. UNI EN 12464-2);
  • sistemi di illuminazione stradale (rif. UNI 11248UNI EN 13201UNI / TS 11726);
  • sistemi di illuminazione per esterni di campi e aree sportive (rif. UNI EN 12193);
  • sistemi di illuminazione monumentali e architettonici;
  • sistemi di illuminazione per le aree esterne di edifici residenziali;
  • sistemi di illuminazione per le aree esterne di parchi e giardini.

 

La norma considera anche le insegne luminose e i sistemi pubblicitari illuminati nelle aree esterne.

Prescrive anche metodi di calcolo per la valutazione della luce intrusiva emessa dai sistemi di illuminazione stradale e altri sistemi trattati nella norma, sia nelle aree pubbliche che nelle aree private.

Non considera le condizioni atmosferiche, come l’inquinamento atmosferico, a causa dei fenomeni di complessità e di numerosi elementi di alterazione.

Non si applica ai sistemi di illuminazione per gallerie e sottopassi e a tutti i dispositivi di segnalazione luminosa come semafori, segnali stradali attivi e simili e ai fari dei veicoli.

 

(Fonte UNI)

 

Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).

 

 

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