Il 2022 si apre con un’impennata dei costi delle materie prime e di energia e gas a livelli preoccupanti.
In molti casi le nostre imprese sono costrette a spendere, per produrre, il doppio se non il triplo di quanto pagato normalmente, un problema che diventa molto serio, soprattutto per le aziende di dimensione minore o con margini ridotti.
La legge di Bilancio e altri interventi
Il Governo con la Legge di Bilancio 2022 ha messo in campo dei sostegni per calmierare i prezzi e aiutare le imprese.
L’intervento si propone di contenere gli aumenti del prezzo del gas e dell’energia elettrica relativi al 1° trimestre 2022, con uno stanziamento di circa 3,8 miliardi di euro di cui:
- 900 milioni ad incremento del bonus elettricità e gas per nuclei familiari con ISEE inferiore a 8.265 euro (incrementato a 20.000 euro in presenza di 4 figli);
- 1,8 miliardi a riduzione degli oneri generali di sistema settore elettrico per utenze domestiche e per utenze non domestiche sino a fino a 16,5 kW (* limite eliminato da ulteriore provvedimento);
- 600 milioni per riduzione IVA al 5% per gas metano usi civili ed industriali;
- 480 milioni per azzeramento oneri sistema gas.
Inoltre, è stata prevista la rateazione bollette per energia ELETTRICA e GAS per soli clienti domestici.
Il 21 gennaio il Consiglio dei ministri ha poi approvato il decreto legge cd. Sostegni Ter, mirato a sostenere il mondo delle imprese, che offre nuovi sostegni ai settori in crisi per il Covid e alle aziende per alleviare il caro bollette.
Il testo prevede un ulteriore stanziamento di 1,7 miliardi, per un totale nel periodo gennaio/marzo 2022 di 5,5 miliardi.
In particolare, con questo ulteriore provvedimento è stato approvato un pacchetto di misure contro il caro energia calibrato verso le filiere produttive che rischiano maggiormente l’interruzione delle attività e cioè:
- 1,2 miliardi per annullare a tutte le imprese gli oneri di sistema nel primo trimestre del 2022. Riguarderà le attività che nei contratti impegnano potenza anche sopra i 16,5kW (*);
- 540 milioni per contributi sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese elettriche(tutta la bolletta) per le imprese energivore, circa 3.800, che hanno subito incremento dei costi +30% rispetto al 2019;
- Prevista, dal 1 febbraio al 31 dicembre 2022, anche una misura per i fotovoltaici incentivati con vecchi sistemi che se hanno extra profitto devono riversarne una parte al GSE tramite compensazione. L’importo verrà deciso dal GSE.
Necessario ripensare le politiche energetiche
Dobbiamo però essere consci che non sarà possibile combattere a lungo i continui rincari solo con questo tipo di sostegni a carattere temporaneo. Il momento, infatti, ci impone una seria riflessione sulla situazione attuale e sulle strategie di lungo periodo che dovranno essere frutto di un ripensamento strutturale delle politiche energetiche nazionali ed europee.
In particolare, a livello nazionale, Confartigianato sta sollecitando un intervento strutturale per rimodulare gli oneri di sistema in senso perequativo fra energivori e PMI.
In tutto questo si inserisce anche la necessità di accelerare la transizione energetica per tutelare il clima e l’ambiente attraverso un più massiccio utilizzo delle fonti rinnovabili principali (idrica, eolica, solare, biomassa, geotermica ecc.) ma anche sul fronte dell’efficienza energetica, incentivando gli investimenti delle imprese in innovazione per efficientarne la produzione attraverso la sostituzione degli impianti produttivi o la loro riconversione.
La strategia di CEnPI
Confartigianato attraverso il consorzio energetico CEnPI da anni ha avviato lungimiranti politiche di acquisto energetico consentendo agli associati aderenti di beneficiare di condizioni economiche particolarmente interessanti e competitive rispetto al mercato, contrattando come un grosso gruppo d’acquisto con i fornitori di energia e gas presenti sul libero mercato.
Anche nella situazione attuale siamo quindi al lavoro per contenere il più possibile gli aumenti di questi mesi legati ai rincari dei prezzi; la strategia è quella di applicare in corso d’anno un mix di condizioni variabili e fisse, partendo con le prime e concordando un fixing non appena le condizioni torneranno ad essere competitive.
Infine, per ogni necessità i clienti CEnPI hanno l’ulteriore vantaggio di avere Confartigianato Imprese come unico interlocutore per la gestione delle forniture, evitando di dover contattare numeri verdi e call center del fornitore.
Per approfondire il tema del caro bollette, guarda questi video:
RINCARI IN BOLLETTA
La fine del 2021 ci lascia in eredità l’aumento vertiginoso dei prezzi di gas ed energia. I motivi sono complessi, geostrategici e legati alla crescita della domanda nei mercati orientali. Una situazione che rischia di mettere in crisi l’intero apparato produttivo.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=odt6F8GXZcQ
QUANTO AUMENTERA’ ANCORA LA BOLLETTA?
Rispetto all’anno scorso è atteso il raddoppio, se non la triplicazione, della componente energia e gas della bolletta. Stiamo, dunque, molto attenti all’evoluzione dei prezzi e compriamo non appena la curva cala.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=pSdAbV3IzkQ
COME OTTENERE IL PREZZO PIÙ BASSO IN BOLLETTA?
Non cadiamo nell’illusione del “prezzo fisso” perché in questo momento le tariffe sono altissime e non permettono alcuna convenienza. Come comprare al miglior prezzo? Con consulenza di CEnPI: il Consorzio monitora l’andamento dei prezzi e acquista nel momento migliore.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=QlSu1qoKY9w
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