RETI DI SICUREZZA, NUOVA NORMA UNI

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La sicurezza dei lavoratori deve essere in ogni condizione una priorità. Ecco perché la normazione è fortemente impegnata nel rispetto di questo principio.

A tal proposito, portiamo l’attenzione alle reti di sicurezza che rappresentano uno di quei dispositivi ideati proprio per la salvaguardia dei lavoratori. Sono infatti utilizzate per raccogliere e/o impedire la caduta di un lavoratore nelle zone in cui ci sia il rischio di cadere dall’alto.

In quest’ambito è la commissione Sicurezza che si è occupata di realizzare due norme a tema la UNI 11808 parte 1 e 2.

Vediamole qui di seguito.

Le due norme si applicano alle reti di sicurezza di piccole dimensioni escluse dal campo di applicazione della UNI EN 1263-1:2015.

 

La prima parte si applica alle reti di sicurezza di piccole dimensioni con lato corto da 3 m a 5 m, con fune sul bordo, e ai loro accessori utilizzati in situazioni in cui ci sia il pericolo di caduta dall’alto.

Tali reti di sicurezza di piccole dimensioni sono progettate per essere posizionate ad una distanza verticale dal livello di lavoro da proteggere non maggiore di 2 m. La norma specifica i requisiti di sicurezza, i metodi di prova e le condizioni di utilizzo ed è basata sulle caratteristiche prestazionali delle fibre di polipropilene, di poliammide, di polietilene e di poliestere.

Nell’appendice A sono riportate informazioni relative alla deformazione massima delle reti di sicurezza considerate dalla presente norma e alle forze trasferite agli ancoraggi.

Nell’appendice B sono riportate, a titolo informativo, alcune tipologie di ancoraggi che si possono realizzare per l’installazione delle reti di sicurezza.

 

La seconda parte si applica alle reti di sicurezza di piccole dimensioni con lato corto da 2 m a 3 m e lato lungo non minore di 4 m con fune sul bordo, e ai loro accessori utilizzati in situazioni in cui ci sia il pericolo di caduta dall’alto. Tali reti di sicurezza di piccole dimensioni sono progettate per essere posizionate ad una distanza verticale dal livello di lavoro da proteggere non maggiore di 0,5 m. La norma specifica i requisiti di sicurezza, i metodi di prova e le condizioni di utilizzo ed è basata sulle caratteristiche prestazionali delle fibre di polipropilene, di poliammide, di polietilene e di poliestere. Entrambe le parti della UNI 11808 non si applicano alle reti di sicurezza trattate dalla UNI EN 1263-1. Quest’ultima infatti si applica alle reti di sicurezza identificate in quattro sistemi, distinti per tipologia del supporto della rete e per la modalità d’impiego (orizzontale o verticale). Il sistema S, in particolare, è la rete di sicurezza con fune sul bordo che incornicia e rinforza la zona perimetrale alla quale sono collegate le funi di sollevamento e di ancoraggio alla struttura di supporto. È messa in opera per proteggere il lavoratore da cadute in una zona ampia, generalmente interna alla struttura nella quale si esegue l’attività. Sempre la UNI EN 1263-1 considera, inoltre, le reti di sicurezza S con superficie minima di 35 m2 e lato corto almeno pari a 5 m. Esistono molte situazioni di lavoro che richiedono l’impiego di reti di sicurezza con fune sul bordo con superficie minore di 35 m2 e/o con lato corto minore di 5 m.

 

All’interno di entrambe le parti della UNI 11808 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI EN 1263-1 Attrezzature provvisionali di lavoro – Reti di sicurezza – Parte 1: Requisiti di sicurezza, metodi di prova;
  • UNI EN ISO 2307 Corde di fibra – Determinazione di alcune proprietà fisiche e meccaniche.

 

(Fonte UNI)

 

Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).

 

 

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