75^ ASSEMBLEA PRIVATA DI CONFARTIGIANATO BERGAMO: APPROVATO IL BILANCIO ALL’UNANIMITÀ

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Grande partecipazione alla 75^ Assemblea privata di Confartigianato Bergamo che si è tenuta lo scorso 28 settembre nella sede di Bergamo, dopo essere stata rinviata di alcuni mesi a causa del duro attacco del Covid-19.

Un’Assemblea particolare, come l’ha definita il presidente Giambellini, proprio perché ha rappresentato il primo incontro “in presenza” con gli associati, che, distanziati e con la mascherina indossata, si sono accomodati ai posti assegnati, nel rispetto di tutte le prescrizioni anti Covid.

 

EVID_Assemblea-privata-2020 (4c)Ad aprire l’incontro, l’interessante relazione del presidente Giacinto Giambellini, che ha delineato il contesto generale del 2019 ricordando che, nonostante la contrazione nazionale ed internazionale dell’economia, a fine anno a Bergamo si è registrata una crescita della produzione delle imprese artigiane (+1,2%) doppia rispetto alla media regionale (+0,6%). Nonostante ciò è purtroppo continuato il calo delle imprese artigiane iscritte alla Camera di Commercio, con una riduzione di 148 imprese (quasi l’1%) rispetto al 2018, portando il totale delle imprese artigiane iscritte a 30.274.

Giambellini ha quindi illustrato i punti salienti dell’intensa attività svolta da Confartigianato Imprese Bergamo in termini di rappresentanza e di assistenza alle imprese, ricordando eventi e progetti quali la “Fiera dei Mestieri” giunta nel 2019 alla sua quinta edizione, la “Settimana per l’Energia” che quest’anno si terrà con modalità online, dal 26 al 30 ottobre, la 32^ Conferenza Organizzativa organizzata in occasione della terza “EUSALP Energy Conference” e il progetto di orientamento per bambini e ragazzi “Confà – Artigiani che insegnano!”. Tra i servizi spiccano gli interventi per favorire la digitalizzazione delle imprese e “Impresa 4.0”, il servizio Cenpi per le forniture energetiche, il servizio di ricerca e selezione del personale Job Talent”, lo Sportello Bilateralità artigiana” che nel 2019 ha processato il più alto numero di pratiche a livello provinciale e regionale, il servizio Formazione che ha visto la realizzazione di 213 corsi con 2.061 allievi per totale di 29.584 ore, oltre agli interventi di assistenza normativa e di tutela sindacale attraverso le Aree di Mestiere, seminari e iniziative mirate, interventi di comunicazione e promozione.

 

Infine il presidente ha richiamato alla memoria i mesi drammatici della primavera 2020, durante il picco della pandemia, sottolineando la solidarietà, ricordata anche nel docu-film “A viso aperto”, di quegli imprenditori artigiani di Confartigianato che sono stati protagonisti di una delle pagine più belle della storia bergamasca, quando, rispondendo alla chiamata di Confartigianato, in meno di sette giorni, dal lunedì alla domenica, in una grande opera di volontariato, sono riusciti ad allestire l’ospedale da campo della Fiera di Bergamo. “Si è parlato di 300 ma erano tantissimi: 419 montatori, 172 idraulici, 99 imprese di pulizia, e ancora tantissimi altri che, donando oltre 22.000 ore di lavoro, hanno fatto volontariamente qualcosa di eccezionale”.

 

E, di quel periodo, Giambellini ha ricordato anche l’impegno di Confartigianato Bergamo che dall’inizio del lockdown si è subito attivata creando un team di funzionari con competenze interdisciplinari che ha lavorato notte e giorno per dare risposte immediate alle richieste delle imprese, rispondendo a quasi 3400 mail, inviando un centinaio di newsletter e pubblicando quasi 200 news informative sul sito.

 

“Ora ci troviamo di fronte a un anno zero, una situazione che mai ci saremmo aspettati di vivere e che spero vivamente evolva in senso positivo. Tutti dobbiamo operare per la ripartenza, – ha ammonito Giambellini – occorre progettare un “piano Marshall”, ma bisogna ricordare che, se ci sono voluti 15 anni per riprenderci dalla seconda guerra mondiale, per uscire da questa crisi dovremo avere tanta pazienza e fidarci l’uno dell’altro, altrimenti divideremo il mondo sempre di più. Ne usciremo, ma dobbiamo metterci un po’ del nostro”. E infine, riferendosi al rinnovo delle cariche associative in programma da novembre ha concluso: “Visto che l’anima di tutti i nostri interventi sono gli artigiani è importantissimo il ruolo dei dirigenti per indicare cosa serve”.

 

È quindi intervenuto il direttore Stefano Maroni che, tornando all’intensa attività di Confartigianato per assistere e sostenere le imprese durante i momenti difficili della pandemia Covid, ha ricordato che, dopo l’intensa attività del personale che durante il lockdown ha lavorato da casa in modalità di smart working per studiare i provvedimenti e aiutare gli imprenditori a risolvere i loro problemi con risposte veloci e complete, il 27 aprile, una settimana prima della fine del lockdown, si è deciso di riaprire gli uffici su appuntamento per venire incontro alle esigenze delle imprese. Di seguito è stata attivata una piattaforma on line per consentire alle imprese la partecipazione a webinar informativi e corsi on line.

“È stato un grande impegno – ha sottolineato – che ci è stato riconosciuto dagli associati con numerosi messaggi di gratitudine, alle volte davvero commuoventi. E il riconoscimento lo si vede anche concretamente nell’aver raggiunto una percentuale di rinnovo del tesseramento vicino al 100%, associando fino al 30% degli iscritti all’Albo artigiani, nonostante la continua e progressiva flessione delle imprese artigiane iscritte alla Camera di Commercio che ha portato in 10 anni alla perdita di 4000 imprese”.

 

Di seguito Maroni ha presentato i risultati del bilancio, sottolineando in apertura che il 2019 è stato un anno particolarmente complesso e straordinario per l’Associazione che ha dovuto affrontare l’epocale passaggio di tutti gli applicativi aziendali a una nuova piattaforma software: un lavoro immane che ha coinvolto tutto il personale dipendente in un’intensa attività di formazione e che ha comportato per tutti un approccio diverso nella gestione quotidiana della propria attività.

“Per questo motivo – ha affermato Maroni al termine dell’esposizione dei dati del conto economico e dello stato patrimoniale – il costo complessivo del personale è stato più importante rispetto alle previsioni, ma per merito di una gestione attenta siamo riusciti a mantenere l’equilibrio, conseguendo un positivo avanzo netto di gestione di 39.682 euro, a fronte di un avanzo operativo di oltre 213.000 euro, per un volume d’affari, comprese le società partecipate Formart srl e Caaf art srl, che supera i 16,5 milioni di euro. Siamo il centro servizi più grande del territorio bergamasco”.

Un risultato ottimale che insieme a quelli altrettanto positivi degli anni scorsi consente all’Associazione di consolidare e rafforzare ulteriormente la propria solidità economico-finanziaria e consistenza patrimoniale, portando il patrimonio netto a 4.469.613 euro. L’avanzo operativo medio degli ultimi 5 anni ammonta a 612.929 euro

Tra i ricavi contabilizzati, il 69% proviene dai servizi amministrativi e il 31% dal tesseramento e dalle altre attività istituzionali, mentre sotto l’aspetto dei costi, come in tutte le organizzazioni di servizi, il capitolo più importante è rappresentato dal personale dipendente.

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, complessivamente il valore a bilancio del patrimonio immobiliare ammonta a 13.345.553 euro.

 

Assemblea-privata-2020-votazione (19)Quindi, dopo il rapporto della presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Anna Birolini, il bilancio è stato posto in votazione ed è stato approvato all’unanimità.

 

Successivo atto statutario è stata la nomina per acclamazione di due nuovi membri del Collegio dei Revisori dei Conti: il cav. Marziano Borlotti (membro effettivo) e l’ex consigliere Giosuè Berbenni (membro supplente), “persone capaci e coscienti – ha detto il presidente Giambellini – che ringrazio per la loro disponibilità”.

 

 

Durante i lavori è intervenuto anche il presidente del Gruppo anziani Anap Bergamo, Cecilio Testa, che ha ricordato i numerosi artigiani anziani venuti a mancare a causa del Covid: sono stati più di 3.000 a livello nazionale su 210 mila tesserati Anap. Una situazione che nella nostra provincia si è amplificata, essendo la più martoriata dalla pandemia. Da febbraio a giugno, infatti, ci hanno lasciato 171 associati Anap Bergamo. Testa, commosso, ha sottolineato che la sua generazione è stata molto toccata da questa tragedia e ha chiesto ai giovani di non dimenticare i propri anziani.

Il presidente Giambellini ha quindi tributato un ricordo all’avv. Riccardo Lena indimenticato direttore della nostra Associazione, scomparso pochi mesi fa, che è stato ricordato dal caloroso applauso di tutti i presenti.

 

 

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