L’etichetta energetica, introdotta nell’UE nel 1994 e in Italia nel 1998, negli anni è diventata uno dei principali riferimenti da parte del consumatore finale, per valutare le caratteristiche tecniche e l’efficienza energetica di prodotti ed apparecchi elettrici di uso quotidiano, come lavatrici, frigoriferi, caldaie, condizionatori e sorgenti luminose, ai fini di un acquisto consapevole. L’etichetta, nonostante alcune revisioni succedutesi nel tempo – ultima quella nel 2021 che ha riguardato alcuni prodotti – pur modificando le grafiche, ha mantenuto gli elementi essenziali rendendoli sempre più comprensibili dai cittadini. In quest’ambito, produttori, distributori ed installatori hanno precisi doveri. Per aiutare consumatori ed operatori ad orientarsi, l’Enea ha pubblicato una Guida informativa che fornisce informazioni a riguardo.
È la sintesi di quanto emerso nel corso dell’incontro dal titolo “L’etichetta energetica 2021”, organizzato il 28 ottobre nell’ambito della Settimana per l’Energia, in diretta streaming dalla sede di Confartigianato Imprese Bergamo.
L’incontro è stato aperto dai saluti della vice-rappresentante dell’Area Impiantistica Cristina Porrati che ha sottolineato come l’etichetta energetica rappresenti per i cittadini un punto di riferimento per il risparmio energetico e per le imprese uno stimolo per le attività di ricerca e sviluppo.
Cuore centrale dell’incontro è stato l’intervento dell’ing. Milena Presutto del dipartimento efficienza energetica di ENEA che ha esordito illustrando il ruolo dell’Enea, ente di diritto pubblico che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, e il compito del dipartimento di efficienza energetica dove essa stessa opera, che fornisce supporto scientifico e tecnico al Governo, ma anche al settore industriale dei servizi, per facilitare l’adozione di regole comuni, svolgendo anche campagne di informazione ai consumatori per promuovere comportamenti efficienti.
“L’etichetta energetica – ha detto – esiste a livello mondiale, non esiste solo quella europea, e riguarda diverse tecnologie e prodotti. In ambito dell’Unione Europea è una sorta di passaporto energetico che può guidare i consumatori agli acquisti. I prodotti a cui ci riferiamo oggi sono quelli che hanno la caratteristica dell’Ecodesign, termine che definisce i requisiti minimi di efficienza energetica per l’immissione sul mercato comunitario dei prodotti connessi all’energia, e di Etichettatura energetica che identifica i modelli con migliori prestazioni energetiche e funzionali, prevedendo un obbligo di etichettatura per i prodotti connessi all’energia.
Quindi l’esperta ha illustrato il ruolo e le responsabilità del fabbricante, colui che ha fabbricato il prodotto o l’ha fatto fabbricare a suo nome, che è il solo soggetto che detiene la responsabilità finale della conformità del prodotto alla normativa applicabile, deve caricare il prodotto nella banca dati europea dei prodotti EPREL, la cui registrazione è essenziale per immettere un nuovo prodotto sul mercato, e metter a disposizione del distributore la scheda del prodotto.
Il venditore o distributore deve apporre l’etichetta sui prodotti in vendita e mettere a disposizione del cliente la scheda prodotto, mentre per gli insiemi di prodotti occorre mettere a disposizione l’etichetta e la scheda del package
L’installatore ha gli stessi obblighi del distributore, ma può diventare un fabbricante se assembla un prodotto e lo mette sul mercato a proprio nome e in questo caso ha tutte le responsabilità legali della conformità del prodotto.
Per quanto concerne l’applicazione della normativa, l’immissione sul mercato è il momento decisivo.
“L’installatore è importante per l’efficienza energetica? – ha domandato Presutto -. Sì, per spiegare al cliente la tipologia di prodotto che è meglio installare. Un sondaggio tra i consumatori ha chiarito che i consigli degli installatori vengono ascoltati nell’80% dei casi e che l’etichetta energetica è importante nella scelta dell’apparecchio acquistato. Quindi c’è un fortissimo link tra ruolo dell’installatore ed etichetta energetica”.
“L’etichetta – ha detto – è nata nel 1994 e fino al 2010 erano etichettati solo 5 prodotti più le lampade. Il testo era scritto nelle lingue nazionali e aveva una scala da A a G. Nel 2010 l’etichetta è stata arricchita con una serie di sistemi domestici e professionali e la scala è stata posta da da A+++ a G, mentre non è stato più previsto il testo nelle lingue nazionali ma icone neutre e leggibili da tutti i consumatori. Infine, nel 2021 sono entrate in vigore le etichette per alcuni prodotti, la scala è tornata da A a G ed è stata introdotta la banca dati europea dei prodotti EPREL”. Oggi, le etichette non sono uniformi e non riguardano tutti i prodotti: ad esempio le etichette de lampadari non sono più in vigore dal dicembre 2019, mentre le etichette degliaspirapolvere non esistono più, perché è stato cancellato il regolamento. Inoltre, coesistono etichette vecchie e nuove, ad esempio, lavatrici e lavasciugatrici hanno la nuova etichetta e le asciugatrici hanno ancora quella vecchia. “Questo fatto – ha detto – non crea confusione perché è vero che possono coesistere generazioni di etichette diverse per prodotti simili ma differenti, però una sola generazione è possibile per un singolo prodotto”.
Le principali novità della revisione del 2021 sono che la scala delle lettere torna da A a G; è previsto il riscalaggio ogni 10 anni; la classe A e per alcuni prodotti anche la B sarà inizialmente vuota per stimolare l’innovazione tecnologica e lasciare spazio ai modelli più efficienti; viene introdotta una scala secondaria per il rumore da A a D; viene accentuata la neutralità linguistica e migliorata la comprensibilità dei pittogrammi; al consumo in kwh/anno può essere correlato il consumo per ciclo; è presente il codice QR in alto a destra per avere accesso online alle informazioni presenti nella banca dati EPREL.
Per le caldaie, in particolare è stata creata una scheda prodotto per i sistemi (package), un’etichetta che interessa gli installatori, perché sono gli installatori che preparano questa etichetta eseguendo dei calcoli quando mettono insieme le parti di un impianto.
Di seguito, Presutto ha quindi descritto nel dettaglio le caratteristiche delle diverse etichette, ha spiegato come leggere le etichette per ogni singolo prodotto e ha mostrato l’evoluzione delle etichette nel tempo per alcune categorie di prodotti come quelli per la refrigerazione domestica.
Per aiutare i consumatori ENEA ha pubblicato un quaderno dell’efficienza energetica dove sono raccolti tutti i prodotti, sia quelli che hanno l’etichetta attuale che quella precedente, che, per i vari prodotti coperti da etichettatura, fa sapere quanto consumano in termini di kwh/annui e di euro a seconda delle diverse classi di efficienza energetica”.
È possibile scaricare la Guida CLICCANDO QUI