Continuano le attività di orientamento svolte dai dirigenti di Confartigianato Imprese Bergamo nelle scuole e negli istituti del territorio provinciale per far conoscere ai ragazzi le opportunità e le soddisfazioni che si possono provare scegliendo di esercitare un’attività artigiana.
Ha riscosso molto successo l’attività di orientamento, svolta dal consigliere di Confartigianato Imprese Bergamo, Marco Rota, presso il centro di formazione professionale ABF di Albino dove è stato invitato dalla docente e coordinatrice Crizia Vedovati a trasmettere le proprie competenze ai ragazzi della 4^ elettricisti in un percorso didattico di 10 moduli, della durata di 2 ore ciascuno, dal titolo “Introduzione alla DOMOTICA KNX “, seguito dalla somministrazione di un test finale.
Un compito veramente d’eccezione quello di trasformarsi in docente, con la possibilità di trasferire le proprie competenze e tentare di contagiare della propria passione i giovani. Un’attività delicata che permette anche di toccare con mano quanta attenzione, sensibilità e preparazione deve avere un docente per poter intercettare e far emergere le singole doti peculiari e distintive che ogni ragazzo ha.
“Ho aderito, titubante e preoccupato, non essendo per professione e titolo la docenza il mio ambito professionale – ha detto Rota -, ma sin da subito ho percepito da parte della dirigenza, dei docenti e di tutto il personale scolastico un sentimento inclusivo nei miei confronti. Ho detto ai ragazzi «io non sono un Docente, ma dovete vedermi come se fossi il vostro “datore di lavoro” che oggi vi illustra come fare determinati lavori, ma che da domani si aspetta che voi stessi li eseguiate con altrettanta maestria e passione» e devo dire che i ragazzi hanno risposto con grande attenzione e interesse serio e responsabile. Addirittura, qualcuno mi ha “rincorso” nei corridoi per chiedermi collaborazione a risolvere un problema tecnico”.
“È stata un’esperienza coinvolgente ed affascinante – ha concluso Rota – che ha rafforzato in me l’idea che la sinergia tra scuola e mondo artigiano sia la chiave per supportare e lanciare nel futuro i nostri giovani e, perché no, i futuri artigiani. L’auspicio è che questi ragazzi continuino anche in autonomia a coltivare la propria formazione e che, grazie anche al mio piccolo contributo, rimangano contagiati della passione per il mondo elettrico. Al termine di tutto, il mio saluto a questi ragazzi non poteva che essere «ci vediamo in cantiere!»”.