Autotrasporto, caro gasolio: Confartigianato Trasporti sollecita al Ministro Salvini l’attuazione dei provvedimenti a favore del settore

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Dopo l’apertura del dialogo col nuovo Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha preso anche parte all’Assemblea nazionale dell’Associazione il 17 dicembre 2022, Confartigianato Trasporti torna a ribadire le priorità del settore. E lo fa sollecitando senza mezzi termini risposte reali ai precisi impegni assunti dal Ministro nei confronti dell’autotrasporto merci, ritenuto dallo stesso di fondamentale importanza per l’economia nazionale.

Sulla base del convincimento che il Governo abbia voluto sostenere il tessuto connettivo di questo settore, composto a stragrande maggioranza da artigiani e piccole-medie imprese, non si può non evidenziare la mancata concretizzazione dei correttivi legislativi alla legge di bilancio 2023 necessari per l’utilizzo delle risorse stanziate per compensare l’aumento dei costi del carburante.

 

Questi provvedimenti erano stati annunciati e garantiti dal Ministro Salvini ma, per motivi ignoti, non sono diventati norme di legge e tutto ciò, nonostante gli importanti stanziamenti, determina l’impossibilità di fruire delle cospicue risorse economiche messe in campo a favore delle imprese.

“Abbiamo rappresentato al Ministro l’insoddisfazione per la situazione creatasi e l’urgente necessità che si rendano immediatamente fruibili le misure attese dall’autotrasporto italiano. E’ arrivato il momento di tramutare le promesse in fatti concreti per l’attuazione di tutto quanto abbiamo richiesto ed era stato recepito dal Governo”. Così commenta il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani.

Nello specifico, anche alla luce degli avvenimenti delle ultime settimane, che hanno reso insostenibile l’impatto del caro gasolio su migliaia di operatori, Confartigianato Trasporti ritiene indispensabile provvedere quanto prima a rendere effettive le misure emergenziali e riavviare il confronto tra MIT e rappresentanze di categoria.

 

Nello specifico è fondamentale: istituire il credito d’imposta per la fruizione dei 200 milioni, da destinare alle imprese di trasporto merci conto terzi; recuperare gli 85 milioni stanziati dal Decreto Aiuti ter, che tra l’altro dovevano essere utilizzati per consentire lo sblocco di circa 1600 istanze presentate a valere sul fondo di circa 500 milioni e rimaste incagliate a seguito di una sentenza del Tar Lazio; utilizzare il residuo di circa 25 milioni del precedente credito d’imposta istituito per mitigare gli effetti del caro gasolio nel primo trimestre 2022; escludere in via definitiva l’autotrasporto dall’obbligo di corrispondere il contributo annuale all’Autorità dei Trasporti; attivare presso il MIT i due tavoli di lavoro inerenti, il primo, le regole e le norme per la competitività del settore e, il secondo, la riforma del codice della strada, le revisioni e le funzionalità delle motorizzazioni.

 

“Attendiamo già nei prossimi giorni – conclude Genedani – segnali concreti da parte del Ministro Salvini, che ci auguriamo convochi una riunione in tempi stretti per poter fare il punto della situazione e dar corso al positivo dialogo avviato”.

 

 

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