Confartigianato: obbligo di visto di conformità detrazioni edilizie, una norma incomprensibile che blocca la ripresa

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È in vigore dal 12 novembre l’obbligo di visto di conformità e asseverazione della congruità delle spese, non solo per il Superbonus 110%, ma anche per lo sconto e cessione delle detrazioni ordinarie. Confartigianato ha subito inviato una nota per chiedere la modifica di questa norma che blocca la ripresa.

 

Il Decreto Legge n.157 del 11 novembre 2021 ha infatti introdotto controlli e nuovi adempimenti, in caso di interventi che danno luogo a detrazioni edilizie, sia ordinarie che relative al Superbonus 110%, soprattutto nelle ipotesi in cui il relativo credito è ceduto o scontato direttamente in fattura.

 

I nuovi adempimenti, in vigore dal 12 novembre 2021, prevedono in particolare la richiesta del visto di conformità attestante la sussistenza dei presupposti che danno diritto all’agevolazione, sia per l’utilizzo in detrazione del Superbonus 110% in dichiarazione dei redditi, sia per l’opzione per sconto in fattura/cessione delle detrazioni “ordinarie” (50%, 65% e 90%). Inoltre, viene richiesta l’asseverazione della congruità delle spese sostenute.

 

In una nota unitaria Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani hanno sottolineato che “Prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore casa è indispensabile a tutela dei tanti contribuenti ed imprese che operano con correttezza sul mercato, ma l’urgenza dell’intervento, concretizzatasi in un decreto legge, blocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi. Meglio sarebbe stato intervenire con un emendamento in legge di bilancio che avrebbe concesso più respiro a tutti gli attori in campo”.

 

Secondo le Confederazioni, dal 12 novembre, per CAF e professionisti, sarà impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o cessione dei crediti all’Agenzia delle entrate, anche per l’assenza di chiarimenti.

Appare incomprensibile l’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi senza nessun limite di spesa: la sostituzione di una semplice caldaia o anche solo di una finestra, per poter beneficiare dello sconto in fattura, determina l’obbligo di sostenere la spesa dell’asseverazione, con la conseguenza che il nuovo onere rischia di superare l’importo del beneficio fiscale.

 

Peraltro, l’inserimento dell’obbligo di asseverazione della congruità delle spese sostenute da parte di un tecnico abilitato necessita di immediati chiarimenti: chi e come dovrà rilasciare la prevista asseverazione e quali contenuti deve avere?

 

Le tre Confederazioni hanno ammonito che “continuare a complicare il quadro di accesso alle misure senza tener conto del loro impatto compromette inevitabilmente la forza degli incentivi che sinora hanno contribuito in maniera robusta alla ripresa. Si rischia di raffreddare il trend positivo e la fiducia delle tante imprese oneste e di non raggiungere gli obiettivi di transizione green”.

 

In attesa di eventuali modifiche del testo, il nostro consiglio alle imprese associate, da oggi e fino ad ulteriore comunicazione, è quello di sospendere la fatturazione delle operazioni per le quali è stato richiesto lo “Sconto in fattura”.

 

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