È in vigore da dal 1° luglio il tax credit per incentivare l’utilizzo dei pagamenti con carte di credito, bancomat o prepagate per le operazioni di imprese e professionisti verso i consumatori finali.
COS’È – Il credito d’imposta, previsto dall’art. 22 del DL 124/2019, spetta ad imprese e professionisti per le commissioni addebitate per le transazioni effettuate dal 1° luglio mediante carte di credito, di debito o prepagate e/o altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili offerti dai prestatori di servizi di pagamento, dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali. Sono escluse dall’agevolazione le commissioni addebitate con riferimento alle operazioni realizzate nei confronti di soggetti passivi IVA.
Ai fini dell’agevolabilità delle commissioni rileva l’accettazione sul territorio nazionale da parte dei soggetti convenzionatori e non la nazionalità del prestatore che emette carte di pagamento o offre altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. È stato altresì precisato che non rientrano tra gli strumenti di pagamento elettronico tracciabili, ai fini del provvedimento, i bollettini postali e gli assegni.
BENEFICIARI – Possono beneficiare dell’agevolazione gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni a condizione che nell’anno d’imposta precedente abbiano avuto ricavi e compensi di ammontare non superiore a 400.000 euro.
MISURA DELL’AGEVOLAZIONE – Il credito d’imposta spetta in misura pari al 30% delle commissioni addebitate in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dal 1° luglio 2020 ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite F24, a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa da parte dell’esercente, secondo il principio di cassa.
COSA FARE? – L’esercente NON deve fare nulla perché i prestatori di servizi di pagamento (l’operatore emittente le carte di pagamento elettroniche) trasmettono agli esercenti, con cui hanno stipulato un contratto di convenzionamento, l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte ai fini del credito d’imposta.
Gli stessi operatori che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento, trasmettono anche telematicamente all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie ai fini del credito d’imposta ai fini dei relativi controlli.
L’utilizzo del credito potrà avvenire esclusivamente a mezzo compensazione con Modello F24, su pagamenti di tributi e altro. L’Agenzia delle Entrate deve ancora pubblicare il relativo codice tributo da utilizzare.
Per informazioni:
rivolgiti al tuo addetto contabile di sede o di delegazione oppure all’Ufficio Fiscale Tributario (e-mail: fiscaletributario@artigianibg.com).