Nei giorni scorsi è stato prorogato lo stato di emergenza del Paese fino al 31 gennaio 2021. Per questo sono stati emanati nuovi provvedimenti che descrivono le misure per il contenimento della trasmissione del Covid-19.
La curva dei contagi dai primi provvedimenti presi a metà ottobre è risultata in costante ascesa, passando dai diecimila casi intorno ai primi di ottobre agli oltre 30.000 a fine ottobre. Per questo si sono rese necessarie misure più drastiche per il contenimento dei contagi.
Il DPCM 3 novembre 2020 (l’ultimo di una lunga serie) definisce le misure per questo contenimento sulla base di una gravità dei contagi a livello regionale, individuando le regioni come Gialle, Arancioni o Rosse a seconda del livello di criticità di diffusione del COVID-19.
Questi provvedimenti sono in vigore dal 6 novembre e lo rimarranno (salvo ulteriori modifiche) fino al 3 dicembre. La Lombardia, e quindi anche la nostra provincia, è stata inserita nella zona a massima criticità (zona Rossa). L’intento di questi nuovi provvedimenti è ridurre o quantomeno contenere la diffusione del virus in questa seconda ondata che si sta manifestando in seria ripresa in Italia così come in numerose altre parti d’Europa.
Riassumiamo le principali novità introdotte dall’ultimo DPCM del 3 novembre 2020:
- Dal 6 novembre, con Decreto del Ministero della Sanità, la Lombardia è stata inserita nelle zone a massima criticità (zona Rossa).
- Dal 6 novembre viene quindi applicato l’Art. 3 del DPCM 3 novembre 2020 che sospende le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). L’articolo poi prosegue consentendo la sola attività di ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie per l’attività di confezionamento e di trasporto. È consentita anche fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
- Ci si può spostare solo all’interno del Comune di residenza. Di conseguenza anche nei locali ove è consentita la ristorazione d’asporto potranno recarsi solo i clienti del Comune ove è ubicato il locale.
- È vietato il consumo sul posto. I bar possono vendere la caffetteria da asporto con indicazione di consumarla non all’aperto. Le gelaterie possono vendere il gelato nelle vaschette da asporto. No coni e coppette.
- Le attività di bar/gelateria/pasticceria che in precedenza avevano all’esterno il cartello con il numero di presenze in funzione dei clienti che potevano stare nel locale, dovranno sostituirlo con il nuovo cartello (per scaricarlo CLICCA QUI ) dove viene indicata la possibilità della sola vendita da asporto. La presenza all’interno dei locali sarà data dalle disposizioni contenute nell’Allegato 11 al DPCM del 13 ottobre u.s. ovvero per locali fino a 40 metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori.
- Gli spostamenti per recarsi sul luogo di lavoro, per gli artigiani del comparto ristorazione e i loro dipendenti, dovranno essere autocertificati con l’apposito modulo (per scaricarlo CLICCA QUI )
- Il DPCM ha validità fino al 3 dicembre. La definizione di zona Rossa invece viene indicata dal Ministero della Salute con cadenza quindicinale. Si attenderà che la curva dei contagi si stabilizzi, o meglio ancora, scenda. Questo potrebbe aprire uno scenario diverso e spostare la Lombardia in una zona diversa (Arancione o Gialla).
Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (tel. 035.274.292, e-mail alfredo.perico@artigianibg.com).