Confartigianato a fianco del docente Nembrini nel sostenere il valore delle scuole professionali

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Anche noi ci siamo imbattuti lo scorso 6 febbraio in un articolo apparso su La Repubblica online  che, a seguito di un evento di cronaca avvenuto nei giorni scorsi in una scuola di Varese, ha definito gli “Istituti professionali come gironi infernali dove la scuola, lasciata sola, ha fallito”.

 

E siamo rimasti basiti, perché secondo noi la scuola professionale, specie quella bergamasca, non può essere descritta in questo modo, anzi è ricca di bravissimi docenti che ogni giorno si impegnano al massimo per far crescere i nostri ragazzi.

 

Per questo abbiamo deciso di sostenere la replica del prof. Marco Nembrini, docente della scuola professionale ABF di Trescore Balneario, che in risposta a questo articolo ha pubblicato sulla rivista Araberara del 16 febbraio 2024 un’accorata lettera di dissenso intitolata «La scuola professionale non è un girone infernale. “Io e i miei ragazzi non ci sentiamo in difetto rispetto ad altri indirizzi scolastici”» (è possibile leggerne una parte a questo link: https://www.araberara.it/trescore-lettera-di-un-insegnante-la-scuola-professionale-non-e-un-girone-infernale-io-e-i-miei-ragazzi-non-ci-sentiamo-in-difetto-rispetto-ad-altri-indirizzi-scolastici/  )

 

“Ultimamente – scrive il prof. Nembrini – ho letto parecchie notizie riguardo allo scarso livello delle scuole professionali e degli studenti che le frequentano. L’episodio ai danni della mia collega (cui rivolgo i miei più sentiti auguri per una pronta guarigione) è stato sicuramente un qualcosa di terribile ed inaspettato, ma anche il rivolgere l’attenzione alle scuole professionali solo quando accadono eventi del genere Io è.

Facendo in questo modo si ignora quanto di buono fatto da insegnanti e studenti, e questo lo trovo davvero fastidioso. Non tanto per me, io ormai insegno da 37 anni. professione che ho scelto e di cui vado orgoglioso…. Più che altro mi dispiace per gli studenti. l ragazzi che frequentano questo genere di scuole vengono troppo spesso etichettati come sfaticati o troppo problematici per poter frequentare altre scuole; dunque, a loro vengono a mancare le motivazioni per fare qualcosa di più. Dove insegno ci poniamo l’obiettivo di formare i ragazzi all’età adulta, sia come lavoratori che come persone, e le lamentele che riceviamo sono quasi sempre nulle da parte delle aziende. Anzi, spesso riceviamo perfino dei complimenti… Molti di loro non hanno molte scelte, quindi decidono di frequentare le scuole professionali nella speranza di un futuro migliore. Non sarebbe dunque giusto offrire la possibilità di vincere qualche borsa di studio?

Concludo con un mio pensiero: noi non siamo il nostro titolo di studi, il nostro lavoro, non siamo la quantità di soldi che abbiamo ma siamo persone con le nostre passioni. lo e i miei ragazzi non ci sentiamo in difetto rispetto ad altri indirizzi scolastici, non viviamo in un girone infernale, dove la scuola lasciata da sola ha fallito. Per anni abbiamo dato la possibilità di un riscatto sociale a tante situazioni definite ingiustamente “disagiate” senza sapere che dietro ad ogni situazione ci sono famiglie che sarebbero state lasciate da sole. l giornali dovrebbero dare più importanza a ciò che di buono la scuola professionale fa, concretamente, invece di generalizzare gratuitamente.

Marco Nembrini

 

 

Noi di Confartigianato Imprese Bergamo ci schieriamo a fianco del prof. Marco Nembrini!

Per noi di Confartigianato non esistono scuole di seria A o di serie B, la differenza la fa la persona, il suo impegno, i suoi obiettivi.

Siamo orgogliosi delle nostre scuole professionali bergamasche: è anche grazie a loro se l’artigianato, che noi tuteliamo e sosteniamo, ogni anno viene scelto come mestiere dei sogni da migliaia di giovani motivati e preparati. Per questo da 9 anni organizziamo insieme alla Provincia di Bergamo la “Fiera dei Mestieri” la manifestazione dedicata all’orientamento professionale che coinvolge gli studenti, gli istituti formativi professionali e il mondo dei mestieri e delle professioni del territorio provinciale e che quest’anno si svolgerà dall’8 al 12 aprile nel Palazzo della Provincia, in via T. Tasso 8 a Bergamo

 

Ed è anche grazie alla preparazione conferita dalle scuole professionali se il made in Italy, di cui le imprese artigiane sono massimi esponenti con la cura delle materie prime e della qualità del prodotto, è conosciuto in tutto il mondo.

Un grazie da parte di tutti noi a queste scuole, con le quali da anni collaboriamo per far crescere i ragazzi come persone e come professionisti!

 

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