Dal 26 settembre 2020 in Italia è scattato l’obbligo di etichettature ambientale degli imballaggi imposto dal recepimento del pacchetto di direttive europee sull’economia circolare.

La norma che lo ha introdotto (il Decreto Legislativo 116/2020) ha però lasciato aperti diversi dubbi interpretativi e forti incertezze sugli aspetti operativi che stanno disorientando molti produttori e utilizzatori.

Non sono chiari i contenuti da riportare in etichetta, i soggetti obbligati, le tempistiche per l’esaurimento scorte per gli imballaggi in magazzino. Ma soprattutto non sono chiare le tempistiche per adeguarsi alle nuove disposizioni e gli adempimenti per il prodotto destinato all’estero.

 

Il Decreto Mille proroghe sospende temporaneamente una parte dell’obbligo in capo ai produttori (le indicazioni per il fine vita), lasciando vigente l’obbligo di apporre su tutti gli imballaggi la codifica identificativa del materiale secondo le norme europee. Una sospensione parziale che ha aggiunto confusione ad un quadro poco chiaro.

 

Confartigianato nella fase di conversione in legge del DL sostegni ha presentato nei giorni scorsi al Senato diversi emendamenti in materia ambientale tra i quali uno dedicato alla ridefinizione e rinvio dell’entrata in vigore degli obblighi a carico delle imprese produttrici e utilizzatrici.

 

La Direzione per l’Economia Circolare del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), ha accolto le mostre sollecitazioni, aprendo un tavolo di confronto con Confartigianato, CNA, Confindustria, CONAI e ISPRA. Nel corso di una recente riunione il MiTE ha accolto con favore tutte le richieste presentate nel nostro emendamento sopracitato (rinvio dell’entrata in vigore degli obblighi, esclusione degli imballaggi terziari e di quelli dedicati all’export, la revisione delle sanzioni, spropositate per le PMI e la gestione delle scorte).

 

Inoltre sempre nei giorni scorsi, il Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha trasmesso a Palazzo Chigi uno schema di DL recante misure necessarie e urgenti per la transizione ecologica, all’interno del quale all’art. 6 Comma 2 è contenuta la nostra richiesta di proroga dell’entrata in vigore degli obblighi previsti.

 

 

 

Per informazioni:

Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).

 

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