CONFARTIGIANATO SCRIVE AL GOVERNO PER CHIEDERE L’APERTURA DELLE ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE

Alimentari, Coronavirus, Lobby e rappresentanza, Panificatori, Pasticcerie e Gelaterie, Pizze asporto e Rosticcerie, Produzione pasta fresca
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Confartigianato, assieme alle altre organizzazioni artigiane CNA e Casartigiani, ha redatto un documento contente le proposte per la riapertura delle attività di ristorazione, sollecitando il Governo e il Comitato Tecnico Scientifico a consentire la riapertura in sicurezza delle attività di ristorazione.

 

La richiesta al Governo è che venga fatto ogni sforzo possibile affinché le imprese del settore della ristorazione possano al più presto riprendere la loro attività, nel totale rispetto delle norme di sicurezza e delle procedure di prevenzione antiCovid previste.

 

Il punto su cui si tende per far leva, come viene riportato nel documento presentato “è che l’evidenza epidemiologica non consente di imputare a bar e ristoranti e alla ristorazione in genere, la trasmissione del virus che è rimasta a livelli particolarmente elevati anche da prima di Natale,  da quando queste attività sono praticamente chiuse”.

Purtroppo gli indennizzi (i cosiddetti “ristori”) dati al settore “sono stati totalmente inadeguati”, prosegue sempre il documento, “a compensare le perdite subite e il blocco dei licenziamenti nasconde una realtà ben più amara che purtroppo costringerà le imprese che non ce la faranno comunque di chiudere”.

 

La forte limitazione dell’attività della ristorazione al solo asporto o domicilio ha generato una crisi anche dell’indotto che ruota intorno ad essa, legato alle attività di produzione alimenti, che la sola commercializzazione attraverso i negozi alimentari di vicinato o la GDO, non è sufficiente a smaltire.

Per cui, per fare qualche esempio, i piccoli produttori di pane o di pasta fresca, di conserve vegetali o di carne, i caseifici o i salumifici artigianali, anche loro hanno subìto di riflesso il contraccolpo economico come tutto il comparto.

 

La proposta per una possibile riapertura in sicurezza del settore della ristorazione anche in zona rossa e arancione, è riassumibile in questi punti:

  • Spostamento dell’orario del “coprifuoco” alle 23:00;
  • Prenotazione: obbligo di prenotazione;
  • Elenco clienti: predisporre una scheda tecnica dei clienti, dettagliata e simile all’autocertificazione che si utilizza negli spostamenti;
  • Vaccinazione: inserire anche i ristoratori nelle categorie prioritarie, per una ripartenza in sicurezza;
  • Possibilità di svolgimento anche di banchetti per cerimonie in sicurezza, con protocolli chiari ed efficenti;
  • Divieto assoluto di forme di ballo.

 

 

Per informazioni:

Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).

 

 

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